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Casarano Ugento / Via Marchesi di Ugento

Ladro in casa del politico, finisce a botte e perde il cellulare: ricercato

Un individuo si è introdotto nella casa di Biagio Marchese, presidente del Consiglio, con il volto semicoperto. Acciuffato, ne è scaturita una colluttazione. Durante la fuga, il ladro ha perso il telefono. Ha le ore contate

UGENTO - Un fine settimana piuttosto movimentato, quello di Ugento. Nella notte tra sabato e domenica, un individuo, si è presentato con il volto parzialmente coperto dal cappuccio di una felpa, in casa di Biagio Marchese, il presidente del consiglio comunale della cittadina del basso Salento. Lo sconosciuto si è infatti introdotto nella casa del 68enne in via Marchesi di Ugento, a pochi metri di distanza da via Messapica, la strada principale del comune, nei pressi dei due musei e di fronte a due istituti di credito. Praticamente in una zona costellata da numerose telecamere di videosorveglianza. Registrazioni che, in questo episodio, ricopriranno un ruolo meno determinante del solito dal momento che, durante il tentato furto, il presidente del consiglio comunale era sveglio e ha cercato, in tutti i modi, di fermare l'estraneo.

Ne è scaturita una colluttazione fatta di spintoni e parole non proprio gentili tra i due. Infine Marchese - eletto con la lista civica "Cittadini protagonisti", a sostegno dell'attuale sindaco Massimo Lecci - è riuscito a metterlo in fuga. Nella frenesia del momento, però, l'autore ha perso il proprio cellulare facilitando, di fatto, l'attività investigativa dei carabinieri della stazione locale, e dei colleghi della compagnia di Casarano, guidati dal capitano Aniello Mattera i quali, c'è da scommettere, chiuderanno le ricerche a stretto giro sul responsabile, sostenuto, quasi certamente, da un secondo complice che attendeva all'esterno dell'appartamento.

Ma i  militari dell'Arma del luogo, nel fine settimana, sono stati impegnati in un altro furto, questa volta non tentato, ma ben riuscito, ai danni della scuola elementare, sempre nella cittadina messapica. Alcuni individui, dopo aver mandato in frantumi il vetro di una delle porte dell'istituto, sono entrati nell'edifico, rovistando tra gli scaffali e gettando per terra, forse solo con intenti vandalici, un paio di armadietti. Hanno arraffato un paio di computer portatili, forse tre, prima di darsi alla fuga, guadagnando l'uscita. Le telecamere esterne, posizionate sui  due lati della struttura, quello anteriore e quello posteriore, non hanno però ripreso i volti dei ladri, complicando l'attività degli inquirenti.

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