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Crisi del Tac: Tricase ha paura, Casarano si rilancia

Mentre ancora riecheggia la protesta dei lavoratori dell'Adelchi, che attendono di conoscere il piano industriale dell'azienda, altrove nasce il progetto "Due passi avanti per il Made in Italy"

"Fare sistema tutti quanti, politici, imprenditori, istituzioni e parti sociali è la condicio sine qua non per fare sì che l'Adelchi possa superare quella crisi che in questo momento sta vivendo e che ha costretto i lavoratori a quattro giorni di ferie forzate. Per questo attendiamo gli esiti del tavolo istituzionale che avrà luogo presso la sede dell'assessorato provinciale alle Politiche del lavoro e nel quale, questa impresa del Basso Salento, renderà noti i propri piani futuri". Anche il deputato di Alleanza nazionale Ugo Lisi si schiera in favore dei lavoratori dell'azienda di Tricase, in netta crisi, che ieri hanno manifestato a Lecce e che sono in ferie forzate: 270 persone, le quali ora temono per il proprio futuro e che attendono di sapere cosa emergerà dal tavolo convocato per venerdì 28 marzo.

"Non è mai troppo tardi per dare vita a quella rete che si fonda sulla collaborazione di tutti, abbiamo il dovere di crearla, in tanti la chiedono ed è nostro compito metterla in atto e, soprattutto, di farlo il prima possibile per non rischiare di perdere quel treno utile per la crescita del nostro territorio che può garantire competitività per le industrie salentine, ricchezza per il Salento e posti di lavoro per i suoi abitanti", conclude Lisi nel suo intervento. L'Adelchi di Tricase, azienda del calzaturiero, risente di una crisi che investe l'intero comparto. E mentre non si conoscono ancora i piani industriali, sulla base dei quali sarà eventualmente possibile agire con un finanziamento per il rilancio, notizie completamente opposte arrivano da Casarano, dove la filiera potrebbe avere una fase di rilancio.

In una lettera inviata alle istituzioni nazionali e regionali, il sindaco Remigio Venuti annuncia il lancio di "Due passi avanti per il Made in Italy". "Con soddisfazione apprendo l'avvio del progetto che sigla un'alleanza strategica, e mi auguro duratura, tra il Polo produttivo della Riviera del Brenta e quello del Distretto di Casarano", scrive Venuti. "Sia pure fondamentale per il futuro di uno dei nostri settori manifatturieri più importanti, capace di maturare nel tempo sapere diffuso e qualità eccellente, l'accordo, e il relativo progetto, accadono in un momento per noi particolarmente articolato, che vede da un lato giungere in porto positivamente le azioni del Progetto integrato territoriale Pit9, obiettivo finale il riposizionamento del manifatturiero leggero, e dall'altro l'avvio del processo di pianificazione strategica".

"D'altra parte - prosegue il primo cittadino di Casarano - siamo stati proprio noi amministratori territoriali, in un primo embrionale momento, a sostenere e a spingere fortemente in direzione di una cooperazione territoriale capace di mettere in rete le eccellenze del sistema Italia, e per questa ragione non posso non sottolineare la giustezza di quell'intuizione che poi, grazie ad organizzazioni datoriali e sindacali, e all'attenzione degli enti di Governo regionale e del Ministero dello Sviluppo economico, è divenuta strategia concreta". L'augurio di Venuti, dunque è "che sempre più nel futuro programmazione territoriale e azioni del tessuto economico vadano di pari passo, e con l'auspicio di una presentazione del Progetto anche nel nostro territorio, perché finalmente dopo la crisi che ha così fortemente colpito grande parte del nostro tessile abbigliamento calzaturiero noi si possa presentare risposte importanti nel nome dell'alleanza tra territori e della qualità dei prodotti".

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