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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Comunali a Casarano: tutto all'insegna del cambiamento

Nel giro di un mese scenari politici completamente cambiati: da De Masi col Pd e liste trasversali, al salto nel Pdl di Casciaro, al "caso" Fersino. In campo anche Fattizzo per la Sinistra unita

La campagna elettorale a Casarano si prepara ad essere una delle più interessanti tra le prossime amministrative di giugno. E non solo o semplicemente per il valore numerico che la città ha di elettori (al punto da poter risultare tra i centri strategici in vista anche della corsa per Palazzo dei Celestini), ma soprattutto per la connotazione che la politica locale sta assumendo nelle ultime ore, a colpi di ribaltoni e sorprese. A Casarano, insomma, si sta realizzando l'impensabile e sembra farla da padrone il cambiamento. Tutto è partito solo qualche mese fa, quando il Pd locale aveva raggiunto un accordo sulla candidatura del consigliere provinciale, Claudio Casciaro: poi, l'improvvisa discesa in campo dell'imprenditore locale, Ivan De Masi (https://www.ivandemasi.info/), con la sua disponibilità a correre per la poltrona, lasciata vuota dal sindaco uscente Remigio Venuti, ha messo tutto in discussione.

Nel Pd, i candidati sul tavolo diventano due e si prospetta l'ipotesi delle primarie interne, per la designazione del candidato sindaco: il già prescelto e spodestato, Claudio Casciaro non ci sta e sceglie di ballare da solo, maturando l'idea di una candidatura sostenuta da civiche trasversali e con l'appoggio degli scontenti del Pd. Ma è solo un intermezzo, perché, proprio mentre alla provincia si discute della clamorosa ipotesi di candidare a Palazzo dei Celestini per il Pdl il deputato Pd (ora ex) Lorenzo Ria, a Casarano matura l'ipotesi di candidare lo stesso Casciaro per il centrodestra cittadino.

Un colpo, che getta nuovo scompiglio sulla tormentata evoluzione politica cittadina, che ridisegna in poco tempo la geografia delle forze in campo. Due salti della quaglia imprevisti in poco tempo: il primo, quello di un partito, il Pd, che trova inopportune e fuori tempo le primarie per la designazione del candidato alla presidenza provinciale, salvo trovarle giuste a Casarano un mese più tardi e dopo aver già individuato il proprio candidato; il secondo, quello dello stesso Casciaro, che, sulla scia del deputato di Taviano Ria compie un'acrobazia inattesa e degna di quella scuola, che, un tempo veniva indicata come "trasformismo".

Fatto sta che l'ex esponente Pd (perché nel frattempo anch'egli, come molti altri, è diventato ex) riesce a spuntarla per un posto da candidato sindaco su Francesca Fersino, bancaria locale, coordinatrice cittadina Pdl, che peraltro aveva raccolto il gradimento quasi unanime di tutte le forze politiche di area. E qui, nasce l'ennesimo "caso": se, infatti, nel caso di Casciaro, molti (nello stesso Pd) avevano fatto notare che il trattamento umano riservato al consigliere provinciale fosse stato pessimo, visto che quest'ultimo era prima stato osannato e poi sacrificato inaspettatamente, lo stesso dovrebbe dirsi, dall'altra parte, per la Fersino, alla quale gli alleati avevano da tempo riconosciuto le doti adatte per rappresentare il centrodestra alle comunali. Paradossale, tra l'altro, è apparso ad esponenti locali del centrodestra che si offrisse la candidatura ad un esponente proveniente dal centrosinistra e che, fino a circa un mese fa, era il candidato in pectore del Pd.

Per convincere la Fersino ad accettare la scelta di Casciaro per il Pdl, secondo alcune indiscrezione, le sarebbe stato offerto dai vertici salentini del partito una candidatura a Palazzo dei Celestini, con la possibilità di assumere un ruolo di assessore nella giunta provinciale. Un'offerta, che non avrebbe cancellato l'amarezza della bancaria, che pare ormai propensa a competere da sola, con una coalizione civica, alternativa agli schieramenti già in campo.

E con lei, il Popolo della libertà inizia a perdere alcuni pezzi: alcuni dissidenti ex An e di Azione Giovani, delusi dalla bocciatura del Pdl nei confronti di Francesca Fersino, sono passati nelle fila di "Io sud", il movimento di Adriana Poli Bortone, che a Casarano sostiene De Masi.

Intanto, una importante precisazione arriva dalla Sinistra Unita di Casarano, che sottolinea come "la vera espressione del centrosinistra a Casarano" sia Enrico Fattizzo, sostenuto da Pdci, Prc, Mps e da Città Democratica civica di centro, e non Ivan De Masi, a sua volta "supportato dal Pd passando per l'Udc fino ad arrivare ad An ed Azione Giovani".

E di fatti, Enrico Fattizzo è l'ultimo in ordine di tempo dei candidati sindaci per il comune di Casarano: già assessore dimissionario nella prima giunta Venuti, Fattizzo si propone come alternativa politica ai big già in gioco, ma soprattutto come nome all'insegna della "coerenza", in un contesto di grandi mutazioni generali. Chi fra tutti avrà la meglio? E soprattutto… saranno finite qui le sorprese?

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