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Sabato, 20 Aprile 2024
Casarano Ugento

Choc per una coppia. Dopo la rapina, sequestrano moglie incinta per farla prostituire

Due bulgari hanno fatto irruzione in casa di connazionali, giunti da poco in Italia. Dopo aver sottratto denaro e cellulari, hanno portato via la giovane moglie di 22 anni, in dolce attesa. Condotta nel brindisino, è stata rintracciata dai carabinieri di Ugento, Taurisano e Casarano. E’ caccia ad un terzo complice

UGENTO – Nello Stivale per una vita migliore, qualche speranza in più e un nido da costruire. Tutto macchiato da un incubo che una giovane coppia di nazionalità bulgara non potrà dimenticare a breve. I fatti sono cominciati nella mattinata di ieri e si sono conclusi con il fermo, nella tarda serata, di Kotsewa  Rumyan, una 26enne ed Ivanov Ivaylo, un anno più giovane, senza fissa dimora.

Entrambi, rintracciati dai carabinieri delle stazioni di Ugento, Taurisano e dai colleghi del Nucleo operativo e radiomobile di Casarano, sono stati accusati di violenza sessuale, sequestro di persona, rapina, percosse e lesioni personali e ora sono detenuti nel carcere di Borgo San Nicola di Lecce. VANOV IVAYLO,-2

Attorno alle 7,30 del mattino, infatti, un ventitreenne bulgaro, in Italia da pochi giorni assieme alla giovane moglie di 22 anni, si è rivolto in lacrime ai militari dell’arma. All’arrivo degli uomini in divisa lo scenario era raccapricciante: tra le innumerevoli difficoltà linguistiche, il giovane sposo è riuscito a raccontare che, dopo essere stato picchiato e rapinato di soldi e cellulari, i malviventi, identificati come i due connazionali, avevano portato via la propria moglie al quinto mese di gravidanza. Forse in direzione di Brindisi, per costringerla a prostituirsi e con l’aiuto di un terzo complice, al momento ricercato.

Fatte scattare le indagini, congiunte e coordinate dal personale dell’Arma della provincia di Lecce, e dal comando di Brindisi, le ricerche sono state immediatamente indirizzate verso la città adriatica mentre il giovane marito è stato accompagnato in caserma per facilitare la comunicazione attraverso la consulenza di un interprete.KOTSEVA RUMYANA,-3

Grazie ai posti di blocco allestiti lungo le principali arterie stradali, gli investigatori hanno riscontrato come, effettivamente, la vittima fosse stata condotta nel brindisino, come aveva narrato il suo coniuge disperato. Rintracciata, la giovane ragazza incinta è stata sottoposta agli accertamenti medici per scongiurare che il forte stress e gli attimi di terrore vissuti avessero potuto scatenare conseguenze più grave ed è stata riaccompagnata  nel basso Salento, dove è stata accolta tra le braccia del marito, ancora sotto choc per il raccapricciante episodio.

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